Poesie

Le noci, sul bordo del tavolo, stanno per cadere

Oggi la fine del mondo è più vicina, come ogni giorno, sempre un po’ di più.

I laghi della memoria straripano per le strade e tutto è fluido e dimenticabile.

Le più grandi avanguardie cedono il passo ai più piccoli sentimenti.

Ho una spalla solida e resistente, ampia metratura, luminosa e silenziosa. Astenersi perditempo

Tutto è parodia del nostro sentimento.

Sei partita per un posto lontano da quando ti conosco.

Certo, avrei potuto scrivere il sedere, ma non sedeva.

Eri bella, per quanto può essere bella un’immagine del cervello fatta di detriti di pensiero e inquietudini.

Che poi bacio vuol dir tempesta, non è detto che sia festa.

Le natiche atterrano di chetichella il sesso barbuto ch’è sempre piaciuto.

Mi sciolgo in fretta, non mi do retta.