Ivan Talarico ha un’importante miopia e un non trascurabile astigmatismo. Forse per questo la realtà è per lui una delle forme più affascinanti dell’immaginazione. Scrive racconti e canzoni usando quasi esclusivamente i suoi occhi e un paio di occhiali. Ma in questo spettacolo di letture e canzoni usa anche gli occhi di altri: Borges, Jannacci, Kristof, Battiato, Celati, Rodoreda e altri, sperando non ne siano gelosi. Tanti occhi per cercare di vedere oltre e lasciare intatto il mistero che ci accompagna.
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